San Giuliano un tempo era un' isola circondata da barene. Oggi invece è una penisola risultato di opere di imbonimento e di ingegneria idraulica iniziate molti secoli fa per difendere Venezia e la sua laguna.
E' ricircondata a sud dalle acque della Laguna di Venezia, ad ovest da quelle del Canale di San Giuliano che collega la penisola al vicino Forte Marghera, ad est da quelle del Canale Osellino che allontana le acque del Marzenego dalla Laguna.
Il Canal Salso, infine la collega direttamente con la terraferma.
La storia di San Giuliano è strettamente legata a
quella di Venezia perché uno dei problemi della
città, per la sua
peculiarità di città sull'acqua, era il trasporto
delle
merci. Le servivano punti di appoggio sulla
terraferma per poter far transitare le mercanzie.
Uno di questi era San Giuliano dove tempo sorgeva un porto.
La prima costruzione di cui si ha notizia è un "ospitale" chiamato San Giuliano del Buon Albergo dove venivano accolti i passeggeri. Vicino all' albergo venne eretta una torre che serviva probabilmente come difesa dai Trevigiani.
Annessa alla torre c' era la dogana. Con uno sbarramento di pali, la palada, messo attraverso il canale si obbligava le imbarcazioni a fermarsi per i controlli e per il pagamento di una tassa.
Con la costruzione di Forte Marghera la torre di San Giuliano venne abbattuta perché poteva costituire punto di riferimento per il tiro nemico.
Al 1854 risale la costruzione del palazzo della Ricevitoria del dazio a testimonianza che in quel periodo i transiti di merci erano ancora molto attivi.Nel 1882 inizia un servizio regolare di traghetto da Venezia a San Giuliano tramite i vaporetti. Dal 1904 al 1930 una linea di tram collega San Giuliano con il centro di Mestre.
Nel 1933 con la costruzione del ponte autostradale che collega Mestre con Venezia comincia l' abbandono che porterà al degrado di San Giuliano.
Il trasporto di merci su quattro ruote diventa più veloce ed economico. Coloro che si volevano spostare da Mestre a Venezia usavano le filovie. Chiudono i garages e i pontili.
Alla fine della seconda guerra mondiale la punta di San Giuliano diventò la spiaggia dei mestrini. Nel 1948 fu inaugurata la colonia elioterapica diurna, intitolata a Arturo Valentini, per i bambini di famiglie bisognose.
La colonia rimase aperta fino agli anni sessanta. In quegli anni anche i mestrini attirati da altre località di villeggiatura abbandonarono la spiaggetta di san Giuliano.
Comincia così un periodo di triste degrado: la penisola diventa una discarica dove vengono riversati anche i rifiuti delle fabbriche vicine.
Nel 1996 la discarica chiude e cominciano le operazioni di pulizia di tutta l 'area che diverrà poi un parco.