Maschere di cartapesta 

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Maschere veneziane

Le maschere a Venezia nel passato erano molto diffuse e si usavano in tutti i periodi dell' anno non solo a Carnevale. La loro origine è molto lontana; già verso la fine del 1200 esistevano nella città i "maschereri" artigiani che nelle loro botteghe creavano le maschere. Nel 1600 il loro uso in realtà divenne un abuso anche perché permetteva di nascondersi a coloro che erano poco onesti. Fu così che il Doge intervenne e limitò l' uso della maschera solo per il periodo di Carnevale e ne proibì l' uso nei luoghi di culto.

I materiali necessari per la loro fabbricazione erano:

  • argilla per il modello
  • gesso per il calco
  • carta pesta
  • colla di farina
  • colori per dipingerla
  • tessuti per decorarla.

La maschera più conosciuta era la bauta usata sia dalle donne sposate che dagli uomini; permetteva di mantenere l' assoluto anonimato perché si poteva bere e mangiare senza toglierla.

Molto diffuse erano anche la moretta ricoperta di velluto nero con decorazioni bianche, portata dalle donne non sposate, e la gnaga.

Nell' immagine vediamo nell' ordine partendo da sinistra: la bauta, la moretta e la gnaga.

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