Circolo Didattico Cesare Battisti

Scegli la visualizzazione

Menù di navigazione

Link a sito esterno - La pagina si apre in una nuova finestra - Valid XHTML 1.0 StrictLink a sito esterno - La pagina si apre in una nuova finestra - Valid CSS

Contenuto

La Principessa Rubino

Viveva un tempo in Giappone una principessa che fin da piccola si era sempre vestita di rosso. Per questo tutti la chiamavano principessa Rubino. A ogni compleanno riceveva mille vestiti di seta color rubino, ricamati con preziosi fili d’oro e, insieme a quelli, mille proposte di matrimonio da parte di principi che dicevano di amarla.



Ma lei che sapeva che non era così e rifiutava tutte le proposte perché non voleva essere amata solo per le sue ricchezze. Un giorno venne in suo aiuto un uccello del paradiso che la trasformò in una pietra preziosa e le disse: - Solo quando troverai qualcuno che non darà peso al valore dei soldi, allora saprai che quella è la persona giusta per te.



Un servitore di corte vide il rubino, lo nascose in una borsa e andò in città per venderlo a un mercante di pietre preziose, e con quei soldi si comprò una casa, dei campi, e si licenziò da palazzo.

Il rubino fu messo in vendita, e proprio quella notte un ladro lo rubò. Inseguito dalle guardie, il ladro gettò la pietra in un fossato per riprenderla il giorno dopo, ma fu arrestato e finì chiuso in prigione. 

Passò di lì un mercante di bestiame che si sedette per riposarsi lungo il fossato, vide il rubino, lo afferrò e corse da un allevatore per scambiarlo con cento cavalli. Il ricco allevatore regalò la pietra a sua moglie che ne fece fare un ciondolo per appenderlo al collo. Era così compiaciuta di quel rubino al collo, che ogni giorno amava affacciarsi alla finestra perché la gente si stupisse di quello scintillio. 

Quel luccicare attirarò una gazza ladra che, con una rapida mossa del becco, staccò la pietra e se ne volò via per nasconderla nel proprio nido. Quella sera scoppiò un furioso temporale, e il nido fu sollevato da un turbine e portato lontano, in mare, dove prese a navigare come una piccola barca di paglia. Un’onda più grande delle altre rovesciò il nido, e il rubino cominciò ad andare sempre più giù, verso le profondità del mare. 

Un pesce, attratto dal luccichio, lo inghiottì. Poco dopo quel pesce fu catturato da un pescatore che lo portò nella propria capanna. Quando gli aprì la pancia per cucinarlo, trovò il rubino e fu colpito dalla sua bellezza. Passò lunghe ore ad ammirarlo e, quando i raggi del tramonto fecero brillare la pietra come il fuoco, il pescatore le scrisse una poesia d’amore che le cantò con voce dolcissima. Quindi sistemò il rubino accanto al letto, e si addormentò. 

Il mattino dopo il rubino non c’era più. Disperato, il pescatore cominciò a frugare dappertutto, ma non ne trovò traccia. Allora corse fuori dalla capanna per scoprire chi glielo avesse rubato. Lì fuori c’era una ragazza di una bellezza mai vista, indossava un vestito di seta rosso: era la principessa Rubino che finalmente aveva trovato chi poteva amarla davvero.


Piè di pagina

Ex Circolo Didattico "Cesare Battisti" Via Cappuccina 74 Mestre VE tel. 041 986509 fax 041 98277ne0 segreteria@circolobattisti.ve.it
webmaster: Marcella Rosso marcella.rosso@istruzione.it