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dove si trova Mestre |
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La posizione del territorio, intersecato da numerosi fiumi e in comunicazione sia col mare sia, risalendo il Brenta, con Padova, attira l'attenzione dei Trevigiani che, nella prima metà del XII sec., fanno della località, che già vantava due porti, un loro possedimento. Anzi, per meglio difenderla, vi costruiscono anche un castello, il Castrum Vetus, di cui oggi, purtroppo non rimane alcuna traccia se non questo antico toponimo.
Rimane invece qualche tratto della cinta muraria costruita
dai Veneziani dopo che, nel 1337, i territori erano passati sotto il dominio
della Serenissima, che aveva iniziato la sua espensione in terraferma.
Da quel momento Mestre seguirà, con alterne vicende, i destini
di Venezia.
I veneziani avevano sempre posseduto vasti terreni nell'immediato entroterra, ma è dalla metà del '500 che "scoprono" la campagna e gareggiano nel costruirsi, al centro delle loro tenute, residenze sempre più lussuose: le "ville". Anche Mestre e dintorni vengono quindi punteggiati da queste costruzioni, alcune delle quali ancora adesso visibili.
Come già detto, Mestre segue Venezia in tutte le principali vicende della storia: vive l'occupazione francese, quella austriaca, il Risorgimento e l'Unità d'Italia. Da
ricordare l'insurrezione del 1848/49, animata dall'avvocato Daniele Manin
e dallo scrittore dalmata Niccolò Tommaseo, durante la quale avviene
la Gloriosa Sortita di Marghera
partita appunto dal Forte Marghera
Mestre sarà comune autonomo fino al 1926 e continuerà a
mantenere il doppio ruolo di entroterra agricolo di Venezia e di porta
da e per Venezia e Padova: nei dintorni di Mestre infatti vi erano i "terminal"
di Fusina e di S.Giuliano cui facevano capo i battelli che trasportavano
persone e merci dalla città insulare alla terraferma.
Nel frattempo però, tra il 1919 e il 1922, era
partito il progetto per la realizzazione della zona industriale di Marghera
che attirerà verso Mestre un cospicuo numero di persone, favorendo
l'espansione urbana che riprenderà ancora, subito dopo la seconda
guerra mondiale, con la costruzione, negli anni '60, della seconda zona
industriale di Marghera. Questi ultimi cambiamenti porteranno ad una crescita caotica del centro urbano e provocheranno gravi problemi, sia di carattere sociale che ambientale, alle cui conseguenze si cerca ancora oggi di porre rimedio.
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