(immagine tratta da: Enciclopedia Labor del ragazzo italiano, Milano, 1942
Con
il trattato di Campoformio (1797) i territori della Serenissima vengono
ceduti da Napoleone Bonaparte all'Austria che, da sempre aveva sperato
di gestire l'importante porto di Venezia.
E quanto la città e il suo porto fossero importanti è dimostrato dalla costruzione, a partire dagli anni '80 circa dell' 800 del Campo trincerato, sistema di fortificazioni posto a difesa della città.
L'Impero Asburgico poi cercò anche di potenziare l'aspetto economico di Venezia e nel 1835 fu presentata la richiesta di autorizzazione per la costruzione della linea ferroviaria Milano-Venezia.
Nel dicembre del 1842 viene quindi inaugurato il tratto
Marghera-Padova, terzo tratto ferroviario in assoluto ad essere costruito
in Italia.
Per recarsi a Venezia però i passeggeri erano costretti a scendere
dal treno e ad imbarcarsi, a S.Giuliano o a Fusina, località sulla
gronda lagunare.
Nel 1846 viene costruito il ponte ferroviario translagunare, primo sistema di collegamento non acqueo con Venezia. Data la scarsità dei treni però i collegamenti acquei rimasero attivi almeno fino al primo decennio del '900.
Tra il 1858 e il 1859 viene costruita la stazione ferroviaria di Mestre.
Nel frattempo il Veneto, (3 ottobre 1866), entra a far parte del Regno D'Italia.
Nel novembre del 1885 viene inaugurata anche la ferrovia Padova -Fusina il cui percorso costeggiava la Riviera del Brenta. Una diramazione di questa linea arrivava fino alla stazione di Mestre.
Nel 1931 la stazione di Mestre accoglie il primo treno
del nuovo tronco Mestre-Piove di Sacco a conferma della sua vocazione
di nodo ferroviario al servizio anche della nascente zona industriale
di Marghera.
foto scattata nel 1952
(per gentile concessione di Marina Rossi)