lotta all'analfabetismo: le scuole popolari |
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l'istituzione
delle Scuole Popolari: documento del 29/1/1948 |
Alla fine del 1947, col D.L. 17/12/1947 n° 1599, per contrastare il grande numero di analfabeti, e per dare lavoro ai numerosi insegnanti disoccupati, lo Stato Italiano istituisce le Scuole Popolari.
Si tratta di tre tipi di corso che, con programmi appositamente studiati, permetteranno, a chi ha superato i dodici anni di età, di poter "tornare a scuola" per:
I titoli di studio conseguiti avranno lo stesso valore di quelli ottenuti alla fine del normale percorso scolastico Il documento presentato proviene dal Provveditorato, è datato
29/1/1948 e, come una Circolare
Applicativa, illustra le finalità delle istituende Scuole Popolari.
Per avere un'idea dello spirito del tempo è utile leggere la parte
finale della Circolare con il forte richiamo ai principi contenuti
nella Costituzione e all'importanza dell'istruzione nella vita sociale
ed economica che si stavano lentamente riprendendo dopo lo sconquasso
della guerra.
Può essere interessante vedere alcune delle iniziative che si svilupparono a supporto delle Scuole Popolari. Circa 15 giorni dopo questa Circolare, l'11/2/1948, alcuni corsi di Scuola Popolare vengono subito istituiti anche alla scuola C.Battisti e nel Circolo. Per avere notizie del loro svolgimento consulta la sezione: la Scuola Popolare alla C.Battisti. |
Tentativi di istituire scuole "popolari"
per i lavoratori erano stati fatti sin dall'unità d'Italia. Fra le iniziative per contrastare l'analfabetismo,
una circolare sempre del 1948 istituisce le scuole
Reggimentali per coloro che prestavano servizio militare.
Corsi di istruzione extrascolastica sono tenuti anche ai giorni nostri: si veda la tabella relativa agli anni 1986 - 1988 |
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