All'estero.
La penna Parker "51" viene lanciata, negli Stati Uniti, nel 1940 e da subito stupisce per la sua forma innovativa molto diversa da tutte le penne precedenti.
L'immagine pubblicitaria illustra il modello della
penna Parker"51" con "alimentazione aero-metrica"
prodotta proprio a partire dal 1947.
All'interno del corpo la penna conteneva il serbatoio in nylon, chiuso
in un cilindretto metallico, comprimibile per mezzo di una barretta. Premendo
e rilasciando con le dita la barretta, l'inchiostro veniva risucchiato
nel serbatoio.
A quel tempo le "mode" non erano così passeggere come oggi e una penna poteva essere prodotta per molti anni sempre con grande successo. La "51" fu prodotta fino ai primi anni '50.
In
Italia.
Questo foglietto, dall'aria molto "vissuta", era contenuto nell'astuccio della penna Aurora "88", prodotta in Italia dal 1947, e ne illustrava il metodo di caricamento. Bisognava ruotare il fondello della penna e ciò metteva in movimento uno stantuffo, contenuto all'interno del corpo, che aspirava l'inchiostro.
Nel 1945 lo stabilimento della Ditta Aurora, a
Torino venne distrutto da un bombardamento.
L'Aurora "88", disegnata da M.Nizzoli, fu la prima penna ad
essere prodotta dalla Ditta Aurora nel nuovo stabilimento costruito dopo
la guerra e ne segna la ripresa post-bellica. Con
varie modifiche l'Aurora "88" sarà prodotta fino alla
metà degli anni '60.
Una Parker "51" in oro e una Aurora "88",
entrambe del 1947, ancora contenute nei loro astucci originali
Ma queste erano penne piuttosto costose
e quindi destinate, almeno negli anni di cui si parla, ad una fascia alta
di acquirenti. Nelle scuole, negli uffici e nella maggior parte delle
famiglie italiane, per scrivere normalmente si usava ancora il pennino
metallico infilato nel suo portapennino, come si vede dalle seguenti immagini.
Per scrivere bastava intingerlo nel calmaio pieno di inchiostro.
scatole di pennini di varie epoche
Per approfondire questo argomento vedi anche con che cosa scrivevano? - 1929 -
(propr.Paolo Pavone)