La Seconda Guerra Mondiale finisce, per l'Italia, il 25 aprile 1945. Il 21 giugno 1945 si costituisce il nuovo governo, retto da Ferruccio Parri, con i sei partiti del Comitato di Liberazione Nazionale.
I problemi da affrontare sono gravissimi: le trattative di pace, le questioni di Trieste e dell'Alto Adige, la ricostruzione economica, l'inflazione galoppante, la scarsità di cibo e di abitazioni.
In dicembre il governo Parri sarà sostituito da una altro ministero di coalizione alla guida di Alcide De Gasperi. Nell'ottobre del 1945 alla Battisti la scuola ricomincia. Dai registri degli insegnanti emergono però le difficoltà quasi quotidiane, grandi e piccole, specchio della grave situazione del paese
GLI EDIFICI
Alla Battisti un insegnante scrive:
"La nostra scuola, colpita nel piano superiore durante un bombardamento ed occupata nel resto dalle forze alleate, quest'anno non può ospitarci: siamo ospiti invece dei nostri colleghi della De Amicis che divideranno con noi il danno della riduzione di tempo"
Alla scuola della Gazzera, (che fa parte della Direzione Battisti), l'anno scolastico inizierà il 10 Dicembre perché la scuola è "ancora adibita ad abitazione di sfollati" In entrambe le scuole l'orario è ridotto a causa dei doppi turni: una classe quinta della Battisti frequenta "le lezioni soltanto il lunedì, mercoledì e venerdì e per due sole ore giornaliere"
IL RISCALDAMENTOAlla Battisti un insegnante scrive:
"Al 9 gennaio (1946) si riprendono puntualmente le lezioni essendo riusciti il Comune e altri enti, mercè l'interessamento appassionato del Direttore Zanchin, ad ottenere il riscaldamento magari ridotto della scuola. L'orario sarà però ridotto a una ora e mezza al giorno trisettimanalmente. Meglio poco che niente!"
Lo stesso insegnante prosegue:
"Febbraio. L'orario intanto è sempre lo stesso e durerà per tutto il mese corrente".
Ma non tutto funziona: alla Gazzera infatti...
"La scuola è riaperta il giorno 8 Gennaio con il riscaldamento che non va. Il freddo ci impedisce di svolgere regolari lezioni: i bimbi non possono scrivere. Alle 11 nei giorni di freddo normali la temperatura è di più 1 all'entrata e più 3 all'uscita. Quando fa molto freddo l'inchiostro è gelato."
LE INTERRUZIONI DELLE LEZIONI
Durante tutto l'anno gli insegnanti si lamentano delle continue
interruzioni al già ridotto orario scolastico.
Già si è detto delle difficoltà di
inizio anno e della pausa lunga a Natale a causa della mancanza del
riscaldamento ma in marzo:
"Il giorno 18 (marzo 1946) andiamo a scuola e la troviamo già occupata per le elezioni amministrative che si svolgeranno il giorno 24 c.m. Un fulmine a ciel sereno! Sagra per gli scolari che rimarranno senza lezioni fino a quando le scuole verranno lasciate nuovamente libere"
Le elezioni amministrative di marzo/aprile segnano il netto prevalere dei partiti di massa (Democrazia Cristiana, Socialisti, Comunisti). Ma non è finita!
In aprile c'è un'interruzione per motivi "sanitari".
"Aprile. Malgrado tutto l'interessamento da parte del Direttore, non c'è stato proprio niente da fare. La scuola di chiuderà per 15 giorni" Si tratta di un'epidemia di morbillo e scarlattina e i giorni di sospensione, alla fine, saranno dieci.
Nel mese di giugno ci sarà poi l'ulteriore interruzione per le elezioni dell'Assemblea Costituente, che confermano gli esiti della amministrative, e per il contemporaneo Referendum Istituzionale per la scelta tra Monarchia e Repubblica. In quest'ultimo prevale, seppur di stretta misura, la soluzione repubblicana.
LA SITUAZIONE ECONOMICAIl segno della difficile situazione economica è dato da questo appunto, che si ritrova in vari registri, seppur con parole diverse:
"Ho cercato di far comperare il sussidiario. Ho, anche, insistito ma il risultato è stato negativo. Come farò io con tre ore trisettimanali a svolgere il vasto programma di quinta classe? Farò quello che potrò!"