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scuola popolare: sussidi gratuiti

 
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Il comune si fa carico di rifornire gratuitamente le scuole popolari di materiale di cancelleria e sussidi
al fine di agevolare la frequenza scolastica e lo studio.

 

Il 10 marzo 1948, il Sindaco del Comune di Venezia Ufficio Istruzione invia una circolare ai Direttori dei circoli di Venezia, Lido, Murano, Marghera, Mestre (tra cui la scuola C. Battisti), Carpendo e per conoscenza anche alla Segreteria Generale, alla Direzione Lavori, alla Divisione del Personale, alla Ragioneria, all'Economato.

In essa si comunica che, per i Corsi di scuola Popolare istituiti dal Ministero della Pubblica Istruzione, il Comune doveva provvedere, oltre ai locali, all'illuminazione, al personale inserviente ecc…anche alla cancelleria.

Viene specificato che l'indennizzo di cancelleria andava pagato alla fine dei corsi in base al numero degli alunni frequentanti e secondo le modalità delle scuole elementari regolari.

La gratuità dei sussidi per le Scuole Popolari era uno dei tanti modi per agevolare la frequenza scolastica e quindi combattere l'analfabetismo degli adulti. Gli alunni frequentanti ricevevano dalla scuola il libro di testo, quaderni, matite ecc… ed era compito dell'insegnante tenere con la massima cura il registro di carico e scarico di tale materiale.


quaderno distribuito gratuitamente agli allievi della Scuola Popolare

La nostra Costituzione prevede che la scuola dell'obbligo sia gratuita. Attualmente la scuola rifornisce gratuitamente gli alunni del libro di testo.

Per approfondire questo argomento puoi utilizzare il documento concernente i sussidi con la relativa scheda di analisi e consultare il documento la costituzione della repubblica italiana

 

 

 

 


sussidi gratuiti

 


sussidi gratuiti

 

 
 
   

l'archivio della Cesare Battisti racconta - 2002