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[SCHEDA]

uno sguardo al passato: organizzazione della scuola nel passato

 

 

LEGGE CASATI.
La Legge Casati (così detta dal promotore, il conte Gabrio Casati, ministro dell'Istruzione Pubblica) entrava in vigore nel Regno di Sardegna il 1° gennaio 1860. Era la legge che unificava tutta la legislazione sulla scuola e si estendeva quindi alle varie parti d'Italia, unificate nel Regno.


Secondo questa legge, la Scuola Elementare era suddivisa in due periodi: la scuola elementare inferiore che comprendeva la prima e la seconda classe e la scuola elementare superiore che comprendeva la terza e la quarta. La classe prima però durava due anni, durante il primo gli alunni imparavano soprattutto l'alfabeto, i numeri e alcune preghiere, durante il secondo si imparava a leggere e a scrivere più correntemente.


I bambini erano obbligati a frequentare le prime tre classi delle elementari, cioè fino alla seconda compresa, ma non erano previste sanzioni per gli inadempienti.
Finite le elementari, chi poteva, frequentava la Scuola Media.

Bisogna attendere la Legge Coppino del 1877 per vedere esteso a 5 anni il corso delle elementari, l'obbligo scolastico a 9 anni e ammende per gli inadempienti.

Con la Legge Orlando del 1904 l'obbligo sale a 12 anni, la scuola elementare è di 4 anni, seguiti o dalle scuola medie o da due anni di avviamento professionale. (Vedi anche i documenti: "estratto dai Provvedimenti per la Scuola" e "avvertenze")

 

Con la Riforma Gentile, del 1923 viene introdotto il concetto di OBBLIGO SCOLASTICO fino a 14 anni. La scuola elementare durava 5 anni ed era suddivisa in due periodi: il grado inferiore (1°- 2° - 3° anno di corso) e il grado superiore (4°- 5° anno di corso). Ogni grado si concludeva con un esame: alla fine della terza classe l'esame di compimento inferiore e alla fine della quinta l'esame di compimento superiore. Sono gli esami di scuola elementare regolare. Successivamente si sarebbe dovuto frequentare un "Corso triennale di integramento".


La stessa riforma Gentile prende atto però che le scuole e gli insegnanti preparati erano pochi, tanto che, accanto alle scuole gestite dallo Stato (come oggi) ne esistevano altre, con meno alunni, che potevano essere gestite da altri enti. Queste scuole potevano durare anche solo tre anni e non sempre l'insegnamento impartito era di buonaqualità.


Il grado inferiore era considerato il minimo dei Corsi di studio e moltissimi bambini abbandonavano dopo aver conseguito la cosiddetta "licenza di 3° elementare". Puoi immaginare con quale grado di preparazione.

Alla riforma Gentile seguono altre riforme fino al 1948 quando la Costituzione conferma l'obbligo fino a 14 anni, che viene ancora disatteso, finché nel 1954 viene istituita l'anagrafe scolastica che registra, (e tiene così sotto controllo), tutti i bambini in età scolare "obbligandoli" ad andare a scuola.

Nel 1955 la scuola elementare è di 5 anni suddivisi in due cicli, con esami in seconda e in quinta. Migliorano anche i programmi, i metodi di insegnamento e la sensibilità delle persone e della società verso la scuola e lo studio. Vedi ad esempio la foto di uno scolaro.

Nel 1962 viene introdotta la Scuola Media Unica obbligatoria così che i ragazzi frequentano la scuola fino a 14 anni.

 

 

 

 

 

 

 
 

 

 


l'archivio della Cesare Battisti racconta - 2002